I volti delle idee per una storia che continua

I volti delle idee per una storia che continua

Il partito

Il partito

Ancora Italia è un partito politico che nasce per difendere e per rendere sostanziale il concetto di sovranità popolare. Il partito trova la dicotomia destra/sinistra non più sufficiente ad interpretare la realtà politica contemporanea, crede nel diritto al lavoro, nella tutela dei diritti sociali e nel valore di una comunità solidale. Ancora Italia riconosce lo stato nazionale patriottico come fortilizio contro la privatizzazione liberista, difende la famiglia contro l’atomizzazione individualistica della società e la superficialità consumistica, si ispira a una visione spirituale intesa quale religione della trascendenza in opposizione al monoteismo idolatrico del mercato e dell’ateismo nichilistico della forma merce. Ancora Italia promuove nel rispetto della sovranità, dell’indipendenza e dell’unità nazionale, la pacifica convivenza di popoli, stati, etnie e confessioni religiose. Il partito svolge il proprio programma politico attraverso l’azione dei suoi aderenti, dei suoi sostenitori, dei suoi simpatizzanti e di tutti coloro che si riconoscono nei progetti del Partito di partecipazione all’amministrazione e al governo della nazione.

Gli organi nazionali

Gli organi nazionali

  1. Il Congresso nazionale costituisce l’assemblea dei soci.
  2. Il Congresso Nazionale è convocato dal Presidente Nazionale di norma ogni tre anni e si celebra con le modalità e la composizione fissate nel regolamento deliberato dalla Direzione Nazionale.
  3. Del Congresso Nazionale fanno parte tutti gli iscritti, che vi partecipano nelle modalità previste dal Regolamento Congressuale approvato dalla Direzione Nazionale.
  4. Il Congresso Nazionale discute e determina l’indirizzo politico del Partito, elegge il Presidente Nazionale il Segretario Nazionale, i membri della Direzione Nazionale e del collegio dei probiviri.
  5. Approva le modifiche allo Statuto, fatto salvo quanto indicato all’art.14 comma 10.
  6. Il Congresso Nazionale  è convocato  altresì in via  straordinaria  dal Presidente  Nazionale,  o dal segretario nazionale in sua vece in  caso di impedimento  permanente  o di dimissioni, qualora   sia presentata mozione in tal senso sottoscritta da almeno dal 20% degli iscritti.
  7. Il Regolamento  Congressuale  è proposto  dall’Ufficio  di Presidenza  e  approvato dalla Direzione Nazionale. Disciplina, per quanto non previsto dal presente Statuto, lo svolgimento del Congresso Nazionale e di quelli territoriali.
  1. Il Presidente Nazionale è eletto dal Congresso Nazionale tenuto conto dei   principi di partecipazione di cui all’art.2.
  2. Il Presidente Nazionale ha la rappresentanza politica del Partito ed agisce in conformità alle deliberazioni del Congresso Nazionale.
  3. Convoca il congresso nazionale con le modalità e la composizione fissate nel regolamento deliberato dalla Direzione Nazionale.
  4. Il Presidente Nazionale ha facoltà di nominare fino a un massimo di quattro componenti il consiglio di presidenza che coadiuvino l’azione del presidente stesso.
  5. Il Presidente Nazionale può nominare un vicepresidente Nazionale.
  6. Il Presidente Nazionale convoca la Direzione Nazionale e ne dirige i lavori.
  7. Può proporre il deferimento per motivi disciplinari di ogni associato, adottando anche provvedimenti urgenti e immediati in attesa della decisione degli organi disciplinari.
  8. Ogni associato in regola con la quota associativa può presentare la propria candidatura a Presidente Nazionale.
  9. Le modalità di elezione del Presidente Nazionale sono disciplinate dal Regolamento Congressuale per quanto non previsto dal presente Statuto.
  10. In caso di cessazione, dimissioni, decadenza o impedimento temporaneo del Presidente Nazionale, la Direzione Nazionale provvede alla nomina nella prima seduta utile di un presidente ad interim, fino alla convocazione del congresso nazionale per il rinnovo delle cariche.
  11. Ogni controversia che dovesse insorgere in ordine ai precedenti punti dovrà essere obbligatoriamente portata al vaglio del collegio dei probiviri che esprime la propria decisione vincolante.
  1. Il Segretario Nazionale è eletto dal Congresso Nazionale tenuto conto dei principi di partecipazione di cui all’art.2.
  2. Il Segretario Nazionale ha la rappresentanza legale del partito e ne dirige l’organizzazione.
  3. Il Segretario Nazionale cura e coordina l’organizzazione del partito in tutte le sue articolazioni nazionali e territoriali.
  4. Il Segretario Nazionale ha facoltà di nominare fino a un massimo di quattro componenti il proprio Ufficio di Gabinetto che coadiuvino l’azione del segretario stesso.
  5. Il Segretario Nazionale può nominare un responsabile di segreteria nazionale che lo supporti nell’attività amministrativa.
  6. Il Segretario Nazionale può nominare un responsabile organizzativo e del coordinamentoterritoriale.
  7. Il Segretario Nazionale è preposto allo svolgimento di tutte le attività di rilevanza economica e finanziaria e svolge tale funzione in accordo con il tesoriere, se individuato, e nel rispetto del principio di economicità della gestione, e di equilibrio finanziario.
  8. Il Segretario Nazionale può destinare al funzionamento della segreteria nazionale quanto economicamente necessario al mantenimento ed alla piena operatività della stessa nel rispetto del principio di economicità della gestione e di equilibrio finanziario.
  9. Il Segretario Nazionale autorizza eventuali rimborsi spese, adeguatamente documentate, sostenute per l’assolvimento del loro compito per i soggetti che operano per il  Partito.
  10. In ragione di un’attività operativa di notevole impegno può essere riconosciuto a determinati soggetti un rimborso forfetario per spese collegate all’incarico svolto.
  11. In caso di cessazione, dimissioni, decadenza o impedimento temporaneo del Segretario Nazionale, la Direzione Nazionale provvede alla nomina nella prima seduta utile di un segretario ad interim, fino alla convocazione del congresso nazionale per il rinnovo delle cariche.
  12. Ogni associato in regola con la quota associativa può presentare la propria candidatura a Segretario Nazionale.
  13. Le modalità di elezione del Segretario Nazionale sono disciplinate dal Regolamento Congressuale per quanto non previsto dal presente Statuto.
  14. Ogni controversia che dovesse insorgere in ordine ai precedenti punti dovrà essere obbligatoriamente portata al vaglio del collegio dei probiviri che esprime la propria decisione vincolante.
  1. Congiuntamente il Presidente Nazionale ed il Segretario Nazionale formano l’Ufficio di Presidenza.
  2. L’Ufficio di Presidenza ha facoltà di nominare fino a un massimo di quattro componenti che ne coadiuvino l’attività.
  3. L’Ufficio di Presidenza, nomina e revoca i responsabili dei dipartimenti.
  4. Elabora il regolamento congressuale che disciplina lo svolgimento del Congresso Nazionale e di quelli territoriali e lo sottopone per l’approvazione alla Direzione Nazionale.
  5. Anche su proposta della Direzione Nazionale, può istituire i Dipartimenti nazionali necessari all’organizzazione del Partito con specifiche aree di attribuzione e nomina i responsabili dei Dipartimenti.
  6. Nomina e revoca il coordinatore nazionale dei dipartimenti.
  7. Nomina fino allo svolgimento dei Congressi Regionali, Provinciali e Comunali, i relativi coordinatori ad interim.
  8. Può deliberare lo scioglimento dei coordinamenti regionali, provinciali e comunali e l’eventuale scioglimento di ogni altra struttura territoriale o di categoria e la nomina di un commissario in casi urgenti e motivati.
  9. Delibera i casi di necessità e urgenza in ordine ai quali la Direzione Nazionale è chiamata ad assumere le decisioni di competenza del Congresso Nazionale.
  10. Può nominare un coordinatore organizzativo da affiancare  al coordinatore  regionale o provinciale, con funzioni prettamente organizzative.
  11. Può nominare in Direzione Nazionale ulteriori 5 personalità, in aggiunta alle cariche elettive, anche provenienti dal mondo dell’associazionismo, della cultura, dell’impresa e della ricerca, salvo parere vincolante della Direzione Nazionale.
  12. Può attribuire cariche onorifiche a personalità particolarmente autorevoli anche provenienti dal mondo dell’associazionismo, della cultura, dell’impresa  e della ricerca.
  13. Può emanare regolamenti e protocolli organizzativi.
  1. Il Tesoriere può essere individuato dal Segretario Nazionale tra i soci o tra professionisti esterni ed ha il compito di sovrintendere alla gestione economica e contabile del partito, in conformità alle deliberazioni della Direzione Nazionale.
  2. il Tesoriere  coordina  l’attività  contabile occupandosi  della corretta  tenuta delle scritture  e dei libri sociali.
  3. Agisce in accordo con un Revisore dei Conti – se nominato dal Segretario Nazionale – tra professionisti dotati di adeguati requisiti morali e professionali.
  4. Il Revisore svolge anche funzioni ispettive sulla gestione finanziaria e contabile e redige la Relazione sulla regolarità contabile che può essere allegata al Rendiconto annuale.
  5. Il Tesoriere può essere chiamato a rendere pareri ogni qual volta il Segretario Nazionale lo ritenga opportuno, o quando il Presidente Nazionale del partito ne faccia esplicita richiesta. Il Tesoriere ha inoltre il compito di assistere il Presidente e il Segretario Nazionale in tutte le attività che attengano la gestione economica e contabile dell’Associazione, e in particolare di:  a)accertare il regolare pagamento da parte dei Soci delle quote associative annuali; b)verificare il regolare  incasso  degli introiti  dovuti all’Associazione,  la corretta adozione dei  provvedimenti di spesa e la effettuazione dei relativi  pagamenti; c)esaminare le scritture contabili degli istituti di credito e ogni altra comunicazione o documentazione da e verso ogni soggetto al quale sia affidata la gestione delle risorse economiche dell’Associazione; d)tenere regolarmente aggiornati libri contabili dell’Associazione e segnalare tempestivamente al segretario Nazionale eventuali criticità; e)fornire un rendiconto semestrale circa la  situazione patrimoniale. f)collaborare con il revisore dei conti nella buona gestione del patrimonio dell’Associazione.

Ogni controversia che dovesse insorgere in ordine ai precedenti punti dovrà essere obbligatoriamente portata al vaglio del collegio dei probiviri che esprime la propria decisione vincolante.

  1. La Direzione Nazionale è composta da un minimo di 9 ad un massimo 15 membri eletti dal Congresso Nazionale secondo quanto previsto dal regolamento congressuale, da tutti i coordinatori regionali in carica, dai componenti eventualmente nominati secondo quanto previsto al successivo art. 5, dal Presidente e dal Segretario Nazionale.
  2. La Direzione Nazionale coadiuva il Presidente Nazionale nell’azione di indirizzo politico e supporta il Segretario Nazionale per ciò che concerne l’organizzazione e il funzionamento del Partito secondo le determinazioni del Congresso Nazionale.
  3. Il Presidente Nazionale convoca la Direzione Nazionale e ne dirige i lavori.
  4. L’Ufficio di Presidenza può nominare ulteriori 5 personalità anche provenienti dal mondo dell’associazionismo, della cultura, dell’impresa e della ricerca, salvo parere vincolante della Direzione Nazionale.
  5. La Direzione Nazionale approva e modifica il proprio regolamento interno di funzionamento e può nominare un presidente tra i suoi membri.
  6. La Direzione Nazionale nomina un sostituto ad interim in caso di dimissioni o di impedimento permanente del Presidente Nazionale o del Segretario Nazionale in attesa di congresso.
  7. È prevista la decadenza da componente della direzione Nazionale a seguito di 3 assenze consecutive ingiustificate.
  8. La Direzione Nazionale è convocata in via ordinaria ogni 4 mesi o entro 20 giorni se richiesto da un terzo dei suoi componenti o dal Presidente Nazionale del Partito.
  9. Le posizioni che si rendessero vacanti per dimissioni, decesso, decadenza, possono  essere surrogate per cooptazione su proposta dell’Ufficio di Presidenza,  salvo parere vincolante della Direzione Nazionale.
  10. In caso di necessità e urgenza, assume le decisioni di competenza del Congresso I casi di necessità e urgenza sono deliberati dall’Ufficio di Presidenza.
  11. La Direzione Nazionale approva il regolamento  congressuale.
  12. La Direzione Nazionale approva il rendiconto di esercizio annuale del Partito.
  13. Ogni controversia che dovesse insorgere in ordine ai precedenti punti dovrà essere obbligatoriamente portata al vaglio del collegio dei probiviri che esprime la propria decisione vincolante.
  1. Il Collegio dei Probiviri è costituito da tre componenti eletti dal congresso tra persone di specchiata condotta morale e civile e che non ricoprano altre cariche direttive all’interno  del partito.
  2. Al Collegio dei Probiviri è affidato il compito di esaminare le proposte di deferimento per motivi disciplinari di ogni associato e di dirimere ogni controversia interna al partito con decisione inappellabile.
  3. Il Collegio dei Probiviri è tenuto obbligatoriamente ad esprimere il proprio responso in ordine alle controversie che gli venissero sottoposte entro 15 giorni dalla data di ricezione delle stesse, in caso di ritardo dovrà motivarne la causa e richiedere eventuali ulteriori giorni, massimo 10, per esercitare la propria decisione.
  4. Il Collegio, fatte salve le tempistiche di cui al precedente punto 3, dovrà esaminare eventuali controdeduzioni pervenute e potrà richiedere eventuali controdeduzioni all’interessato.
  1. Il Dipartimento è una struttura organizzativa di primo livello che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del Partito.
  2. I dipartimenti sono suddivisi per aree di competenza, o materie.
  3. L’Ufficio  di  Presidenza,  anche  su  proposta  della  Direzione  Nazionale,  può istituire i Dipartimenti nazionali necessari all’organizzazione del Partito con specifiche aree di attribuzione e nomina responsabili  dei Dipartimenti.
  4. L’Ufficio di Presidenza nomina un coordinatore nazionale dei dipartimenti, il quale svolge compiti di coordinamento, direzione e controllo di tutti i dipartimenti nazionali e territoriali.
  5. Ai dipartimenti sono attribuiti compiti finali che abbracciano grandi aree, e i relativi compiti  strumentali, compreso l’indirizzo, il coordinamento l’organizzazione e la gestione delle relative risorse, umane e – se previsto – finanziarie.
  6. Al vertice dell’organo è preposto il responsabile di dipartimento, il quale svolge compiti di coordinamento, direzione e controllo.
  7. Ogni responsabile di dipartimento può farsi affiancare da elementi da esso discrezionalmente selezionati tra gli iscritti al partito in ogni sua articolazione territoriale o nazionale costituendo così il proprio ufficio  di dipartimento.
  8. I dipartimenti possono essere istituiti ad ogni livello di articolazione del partito dei relativi organi locali.

Il presidente onorario

Il presidente onorario

Insegna storia della filosofia presso lo IASSP di Milano (Istituto Alti Studi Strategici e Politici), di cui è anche direttore scientifico. Laureatosi a Torino in Storia della filosofia, ha conseguito nel 2011 il dottorato in Filosofia della storia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, con una tesi su Reinhart Koselleck. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Bielefeld in Germania. Nel 2017 ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale in storia della filosofia come professore associato. Allievo di Costanzo Preve e di Gianni Vattimo a Torino, è studioso della filosofia della storia e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, Hegel, Marx e per la “storia dei concetti” tedesca. Fondatore di Vox Italia è stato il teorico di “Ancora Italia per la Sovranità democratica” e in seguito presidente. Oggi ricopre il ruolo di presidente onorario e collabora alla definizione ideologica degli aspetti cruciali dell’azione politica del partito.